Che cosa sono i sintomi della menopausa?

I sintomi della menopausa sono quei sintomi a cui la donna va in contro durante la fisiologica cessazione del ciclo sessuale.

I più comuni sono: vampate di calore, sudorazione notturna, dolori articolari e muscolari, insonnia, problematiche urinarie, stanchezza, cefalea, irritabilità, ansia, sbalzi d’umore secchezza vaginale, deficit di emoria, palpitazioni, calo della libido.

Oltre a sintomi valutabili attraverso indagini mediche, come l’osteoporosi.

Come viene trattata convenzionalmente

I trattamenti medici comunemente impiegati per questo tipo di problematiche sono di tipo sintomatico o di tipo ormonale, oltre all’assunzione di vitamine o altri integratori.

Contributo dell’osteopatia

L’osteopatia si è rivelata efficace nel trattamento dei sintomi collegati alla menopausa, sia nel breve che nel lungo termine, migliorando i sintomi e la qualità di vita della donna. (Cleary & Fox, 1994; Bone, 2012; Noccioli et al., 2014)

Tipi di approccio

Nell’ambito dei disturbi legati alla menopausa l’osteopata, dopo la valutazione iniziale, prende in considerazione tutti i sistemi che possono essere coinvolti.

In questo contesto l’osteopatia lavora prevalentemente sul sistema nervoso autonomo, attraverso l’utilizzo di apposite tecniche, ottenendo benefici a cascata su tutti gli altri sistemi corporei, in primo luogo cardio circolatorio ed endocrino (il sistema che regola gli ormoni).

Il trattamento osteopatico non è efficace solamente per quanto riguarda i dolori muscolo-articolari, ma tratta ad ampio spettro anche tutti i sintomi correlati ai problemi che insorgono a causa della menopausa, migliorando complessivamente la qualità di vita. 

Ogni quanto si deve svolgere il trattamento osteopatico e che efficacia ha nel tempo?

In virtù del fatto che il trattamento osteopatico è centrato sulla persona e si basa su degli specifici test, ha una indicazione ed una durata diversa per ciascun individuo.

Negli studi osteopatici relativi alle problematiche post menopausali si è visto che l’efficacia del trattamento perdura fino a tre mesi dopo un ciclo di quattro sedute a cadenza settimanale o bisettimanale, mentre l’efficacia oltre i nove mesi può essere mantenuta con una seduta ogni 30-50 giorni. 

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